Le problematiche comportamentali in età geriatrica sono spesso una combinazione tra i disturbi fisici (organici) e disturbi meccanici (funzionali): la perdita (anche solo parziale) della vista, ad esempio, può accrescere l’insicurezza e il disorientamento aumentando il numero delle vocalizzazioni o dei comportamenti ansiosi e/o aggressivi. Lo stesso può valere per i problemi legati a affezioni dentarie e della bocca (odontostomatologici) che possono causare alterazioni nelle abitudini alimentari come la perdita dell’appetito, un eccessivo dimagrimento e un aumento dell’aggressività (per dolore).
Il cane anziano diventa più sensibile, in quanto subisce alterazioni su ogni aspetto del suo essere: cognitivo, anatomico, emotivo e sociale. Ognuno di questi aspetti è interconnesso a tutti gli altri così che uno stimolo o un deficit che colpisce uno di questi si ripercuote su tutto il sistema ovvero su tutto l’Essere Cane (lo stesso vale anche per l’essere umano!).
Questo può comportare il sorgere di problematiche MAI verificatesi prima, come ansia da separazione (il nostro cane non riesce più a stare da solo), sindrome confusionale, aggressività verso persone o animali familiari ma anche oggetti, perdita abitudini igieniche, aumento di vocalizzi, fobie, alterazioni del sonno, condotte compulsive, depressione.
Tutte queste manifestazioni, ça va sans dire, hanno un fortissimo impatto emotivo.
Nello specifico per comportamento aggressivo si intende un affronto violento, impetuoso e offensivo verso qualcuno o qualcosa, nei cani quasi sempre anticipato dal ringhio, da determinate posture e particolari espressioni facciali. Nel cane anziano può scomparire il ringhio premonitore, la comunicazione posturale può essere compromessa dal dolore e l’animale può non riconoscere più le posture di sottomissione degli altri cani. Particolare attenzione va prestata alla gestione (degli spazi in particolare) nel caso in famiglia siano presenti bambini piccoli, in particolare tra i 18 e 36 mesi, e all’arrivo di ospiti a casa.
L’aggressività può essere rivolta anche su oggetti inanimati o altri animali. Spesso è il dolore che provoca reazioni aggressive come anche la paura del dolore, che può scatenarsi alla vista di un cucciolo che si avvicina festoso, di una persona troppo attiva o di un bambino che corre e fa confusione accanto a lui.
Il cane manifesta il dolore in maniera differente dagli umani e la comprensione della sua comunicazione è ora fondamentale!
È utile in questa sede riportare qualche nozione circa la Sindrome Vestibolare Geriatrica che si manifesta solitamente con nistagmo (momento oscillatorio incontrollato dei bulbi oculari) ma anche con l’inclinazione della testa, vomito, perdita dell’equilibrio (il cane barcolla e può cadere), sintomi confondibili con un attacco epilettico. Solitamente, il cane riesce a recuperare bene anche se in tempi un po’ lunghi. Va da sé che la diagnosi la può fare solo il Medico Veterinario.
Anche l’ansia da separazione e le fobie, che possono verificarsi in età geriatrica, meritano un minimo approfondimento, esplicitando che solo un Medico Veterinario o un Medico Veterinario Esperto in Comportamento possono diagnosticarla. L’ansia da separazione si manifesta quando il cane non può entrare in contatto con il proprietario, perché divisi da un una parete o da una porta, o quando è solo. Può manifestarsi con un aumento di movimento, di vocalizzazioni, di eliminazioni inappropriate più soventemente diarroiche, eccessiva salivazione (scialorrea), vomito, dermatiti da leccamento e di attività distruttive (su oggetti specialmente se del proprietario, porte, finestre).
La degenerazione cognitiva può causare comportamenti insoliti (come camminare e vagare in casa senza un motivo, girovagare lento con la testa bassa, fermarsi negli angoli), generare confusione, perdita di equilibrio e far perdere l’orientamento (è necessario prestare maggior cura durante i suoi momenti di libertà).
In alcuni cani può manifestarsi un’inversione tra giorno e notte e l’anziano può non fare più un lungo sonno neppure nelle ore notturne.
La degenerazione delle strutture deputate alla trasmissione dei suoni, le capacità uditive diminuiscono e rendono difficile il riconoscimento di suoni e rumori abituali, così il cane anziano sarà più sensibile (potrebbe spaventarsi) ai temporali, ai rumori forti, ai suoni della televisione.
Non basterebbero mille articoli per descrivere le emozioni del proprietario di un cane anziano, compagno di una vita.
Claire Chiaruzzzi 2019
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